Curiosità
  • Zeus40 è nato e cresciuto a Napoli Est
  • Durante il backstage e il work in progress dell’opera sono state realizzate le riprese per un documentario
  • Per realizzare l’intervento l’artista ha utilizzato trecento bombolette spray
  • La frase conclusiva del lungo testo che scorre alle spalle dei quattro protagonisti è: abbi cura che la bellezza abbia cura di te

Cura ‘e paure

Si intitola “Cura ‘e paure” l’ottavo intervento al Parco dei Murales di Ponticelli realizzato dall’artista Luca Caputo in arte Zeus40, dedicato al senso e all’importanza della “cura”, ultimo degli otto temi-valori rappresentati ed evocati dalle opere dopo integrazione, gioco, lettura, calcio, maternità, solidarietà e territorio.

Sulla grande facciata hanno preso vita colori chiari e freschi che delineano delle silhouette: si tratta di IleniaFrancescoGiovanni e Stefania, abitanti reali del Parco dei Murales che hanno partecipato con gioia alla creazione di questa nuova opera, posando come modelli per l’artista attraverso gli scatti della fotografa Vasiliki Ioannou. Zeus40 ha scelto di interpretare il tema costituendo una famiglia immaginaria, la famiglia del Parco dei Murales, prendendo ognuno dei suoi componenti da una delle quattro grandi palazzine.

La famiglia, quindi, non solo come nucleo privato ma soprattutto come l’insieme delle persone con cui si condivide un Parco, un quartiere, un più ampio territorio, un qualsiasi luogo pubblico, un bene comune. I quattro protagonisti diventano così un simbolo di attiva partecipazione ed impegno a prendersi cura di quanto insieme condiviso, prodotto, conquistato, della bellezza delle opere e dei loro intensissimi significati.

La cura è altresì nella celata poesia che fa loro da sfondo, un invito che si conclude non a caso con “abbi cura che la bellezza abbia cura di te”. Il titolo in lingua napoletana prende in prestito, invece, una espressione legata, ancora una volta, al mondo della musica partenopea, rifacendosi ad una nota canzone dei 24 Grana, “Kevlar”.

Sin da principio l’opera nasce da un importante segnale di cura del territorio perché realizzata grazie a tutti coloro che, tra privati ed aziende, hanno partecipato alla raccolta fondi lanciata su Meridonare – Fondazione Banco di Napoli, accompagnandosi a laboratori ludico-creativi sviluppati con la partecipazione dei volontari del Servizio Civile Nazionale. Tra i tanti donatori, le aziende Aeroporto Internazionale di NapoliAMESCI; Arginalia Società Cooperativa; C’est la Ville Lounge BarCorvino + MultariCucinà RestaurantEl PobleFVFLeonardo Stampa DigitaleNartistPiperita; Associazione Culturale Quantum; Gino RamagliaTekno Green.

Con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura"