Ael. Tutt’egual song’e criature

Parco dei Murales > Arte > Opere > Ael. Tutt’egual song’e criature

Curiosità
  • Jorit ha incontrato Ael in un campo rom nel quartiere di Scampia, periferia nord di Napoli, accompagnato dai volontari della Caritas Diocesana Napoli
  • L’opera è stata la prima grande facciata ad essere realizzata a Napoli
  • L’artista ha impiegato quattordici giorni lavorativi e 100 tappini spray per realizzare l’opera
  • Su gentile concessione di Enzo Avitabile il brano  brano “Tutt’egual song’e criature” è divenuto il tema musicale del Parco dei Murales
  • Lo strummolo disegnato dall’artista in basso a destra ha ispirato la realizzazione della seconda opera eseguita da Zed1

 

Ael. Tutt’egual song’e criature

“Ael. Tutt’egual song’e criature” è il dono destinato al territorio di Napoli Est per celebrare la Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti che ricorre ogni anno l’8 aprile, prima opera realizzata dallo street artist napoletano Jorit AGOch nel Parco dei Murales.

Si tratta del primo grande murale realizzato a Napoli ed è stato eseguito per la campagna nazionale “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” promossa dall’ UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Dipartimento delle Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a MIUR e ANCI, nell’ambito della “XI Settimana d’azione contro il razzismo” con il contributo tecnico dell’Assessorato all’Arredo e al Decoro Urbano del Comune di Napoli.

Il viso timidamente sorridente di Ael si affaccia grandissimo, per fissare l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione, prendendo il posto del ricordo locale di convivenze conflittuali. La Zingarrella, come affettuosamente è stata poi soprannominata dagli abitanti del quartiere, è consapevole  che il suo futuro potrà essere migliore se accompagnato dall’istruzione scolastica; per questo alla base del suo volto compare una pila di libri. E la sua lotta, come quella di tutti i figli di migranti, è incisa sulla pelle: il segno del “rito pittorico”, tipico dell’arte di Jorit, significa appartenenza, un richiamo per ricordare a noi tutti che siamo parte di una sola e millenaria tribù. Ael è una bambina realmente esistente.

Il lavoro è stato presentato ufficialmente presso il nostro Centro Territoriale per la Creatività Urbana di Ponticelli, con la partecipazione, tra gli altri, di Roberta Gaeta, Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Ciro Borriello, Assessore al Decoro Urbano del Comune di Napoli, e Alberto Ramaglia, Amministratore di ANM SpA.

Con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell'ambito dell'iniziativa "Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura"