Durante il mese di agosto, a seguito di un confronto con i volontari di Servizio Civile Universale per Arteteca/INWARD e Fondazione Amesci, abbiamo condiviso l’esigenza di indagare gli effetti positivi e/o negativi del nostro programma integrato “Parco dei Murales”, a più di cinque anni dalla sua conclusione.

Gli operatori hanno dunque avviato una valutazione di impatto sociale per misurare, per qualità e per quantità, gli effetti generati sul quartiere e nella comunità, sottoponendo un sondaggio ai residenti del Parco e agli abitanti di Ponticelli.

Tra i residenti del “Parco dei Murales”, l’83,3% è consapevole che il proprio luogo di abitazione è conosciuto all’esterno anche come “Parco dei Murales”; la maggior parte di essi afferma di utilizzare con fierezza questo nuovo appellativo e difatti il 54,2% ha invitato e mostrato le pitture murali ad amici e parenti. In molti vorrebbero partecipare ad altri laboratori (87,2%). Gli adulti e gli adolescenti ritengono che le attività ludico-creative svolte siano state utili a dare prospettive alternative alle nuove generazioni. L’80% afferma di aver visto cambiamenti all’interno del complesso residenziale, in particolare riconoscono che il Parco sia diventato un luogo d’interesse perché ora accoglie visitatori da tutto il mondo.

I risultati mutano se si analizzano i dati dei sondaggi sottoposti agli abitanti del quartiere Ponticelli. In questo caso la maggioranza, pur conoscendo visivamente le opere pittoriche del “Parco dei Murales”, non è informata sui dettagli del programma ed ignora che siano stati svolti laboratori all’interno del complesso residenziale (82,6%). Tuttavia, sono molti i gestori di servizi commerciali che hanno riferito di essersi trovati più di una volta a fornire indicazioni a turisti o visitatori interessati a raggiungere il “Parco dei Murales”. Riconoscendo il valore aggiunto che tali progetti portano al quartiere, il 68,8% degli intervistati crede che, in futuro, Ponticelli possa essere protagonista di una rinascita culturale e sociale contro il 14,6% che non lo crede possibile.
In attesa di ampliare il campionario degli intervistati, i risultati per ora ottenuti ci aiuteanno a migliorare nei futuri progetti che avvieremo nello spazio pubblico.
Grazie a Rebecca, Stella, Enzo e Francesco per l’importante lavoro che stanno svolgendo!